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Ai microfoni di Piero Guerrini su Tuttosport il coach della Generazione Vincente Napoli Basket, Igor Milicic racconta ciò che - in estate - l'ha convinto ad approdare alle pendici del Vesuvio: «Mi ha chiamato il responsabile dell'area tecnica sportiva, Pedro Llompart. E m'ha proposto un progetto pluriennale. Il primo nella mia carriera da allenatore. Anche dov'ero stato cinque anni, era per rinnovi stagionali. L'idea di lavorare in una grande organizzazione, ambiziosa come me, programmare un percorso di crescita con obiettivi, è la sfida. In Polonia potevo solo rivincere, amo le sfide, dopo la Turchia qui è il massimo».
I progetti della GeVi
«Salvarsi, con tranquillità, poi puntare ai playoff e successivamente all'Europa. Non è obbligatorio tutto in una notte, non c'è grande pressione. Se si arriva prima, meglio».
La filosofia alla base della squadra
«Forse l'idea di una squadra diversa dalla norma italiana, ha inciso sulla mia chiamata, non so. C'è bisogno di esperienza in una squadra, ma il primo aspetto è che ci sia il desiderio di giocare in difesa. E, poi, stare bene assieme e passarsi la palla. Certo, servono abilità e struttura fisica. Abbiamo parlato e cercato i giocatori adatti, secondo il budget».
Un primo parere sulla pallacanestro italiana
«La conoscevo già, è di grande livello, guardavo la Serie A anche prima di venire. Mi aspettavo impianti più nuovi, ma qualità e la tradizione sono notevoli. Vedo un momento positivo. La Nazionale lo dimostra. Per me, una grande sfida».
