SANT'ANTIMO (NA) - Super Geko Partenope Sant'Antimo che si regala una vittoria preziosa, la terza consecutiva nel girone D di Serie B Old Wild West in una settimana da ricordare. Al PalaEdilGen la compagine del coach, Agostino Origlio supera in volata la Tecno Switch Ruvo di Puglia 69-65. Top scorer per i santantimesi Roberto Maggio, autore di 20 punti a referto (25 di valutazione, ndr). In doppia cifra anche Coviello (11) e Cantone (10).

La partita

Gli ospiti provano subito a scappare, andando al 5' sul 7-12. I padroni di casa non ci stanno e al 6' impattano a quota 12 grazie alla bomba di Cantone. I partenopei pigiano il piede sull'acceleratore e al 10' vanno sul +8 (23-15) con Hajrovic. Nel secondo periodo i ruvesi reagiscono, tornando al 16' a contatto (28-26). Si va all'intervallo lungo sul 34-30. Nella ripresa Battaglia e Coviello colpiscono dal perimetro (46-37 al 25'), costringendo coach Ponticiello a chiamare timeout. I campani insistono e al 28' toccano il +15 (55-40) grazie a quattro punti di Ochoa. È Mastroianni a tenere vivi i pugliesi, che al 30' inseguono 57-48. Nell'ultimo quarto quattro liberi di Cantagalli valgono il 59-54. Sul ribaltamento la prodezza da dietro l'arco dei 6,75 di capitan Cantone sblocca una Geko che - a 1' 51" dal gong - è avanti di sole due lunghezze (62-60). Maggio mette una tripla fondamentale, cui Merletto risponde da califfo (65-63). Poi, è ancora il nº 22 a rimettere due possessi tra le squadre. Merletto accorcia dalla lunetta. L'ultimo possesso è affidato a Maggio, che tiene palla, subisce fallo e fa il 2/2 dalla linea della carità del definitivo 69-65.

Geko Partenope Sant'Antimo – Tecno Switch Ruvo di Puglia 69-65 (23-15, 34-30, 57-48)

Sant'Antimo: Sabatino, Puca 2, Battaglia 6, Hajrovic 4, Ratkovic ne, Coviello 11, Ochoa 9, Cantone 10, Maggio 20, Cena 7. All: A. Origlio

Ruvo di Puglia: Sbaragli ne, Merletto 14, Markovic, Mastroianni 16, Cantagalli 11, Cassar 6, Hidalgo 4, Bartolozzi 7, Monina, Ciribeni 7. All: F. Ponticiello

Arbitri: Silvestri di Roma, Gai di Roma

Foto di Pierfrancesco Accardo