LLompart: «Puntiamo alla salvezza, ma siamo ambiziosi! Il nostro uno dei cinque budget più bassi»
Il responsabile dell'area tecnica sportiva dei partenopei: «Abbiamo cercato giocatori molto complementari, che potessero ricoprire due o anche tre ruoli».

20 ottobre 2023



Ai microfoni di Javier Maestro su www.encestando.es il responsabile dell'area tecnica sportiva della Generazione Vincente Napoli Basket, Pedro LLompart racconta ciò che - in estate - l'ha convinto ad approdare all'ombra del Vesuvio: «Ero pronto. Ho giocato tanti anni, imparando dai compagni, dagli allenatori e dai grandi ds che ho avuto. Inoltre, ho gestito le mie attività e quelle di famiglia. E anche lì s'impara molto. Col sostegno della mia famiglia, dell'ad e della società è stato facile dire sì. Quando sono arrivato, ho visto tutto quello che c'era da fare. Il budget è quello che è, non è alto e non avevamo né un coach né una squadra. M'hanno detto che avevo la libertà di fare gli ingaggi, a partire dall'allenatore. Ho cercato, ne ho valutati diversi e ho optato per Igor Miličić, ct della Polonia. Mi piaceva come allenava da EuroBasket. Era al Beşiktaş Jimnastik Kulübü da qualche mese, sapevo che non sarebbe rimasto lì e ho pensato di parlargli. Gli ho detto che pensavo potesse lavorare bene con me, che non sarei stato il tipico ds, che voleva essere coinvolto nella vita quotidiana della squadra, che si sarebbe dovuto lavorare in un certo modo. E che l'avrei sostenuto al massimo con lo stesso contratto (2+1) che avevo io. Nel giro di ventiquattr'ore ha detto sì. Col nostro budget e la nostra idea di pallacanestro, abbiamo cercato giocatori molto complementari che, per la maggior parte, potessero ricoprire due o anche tre ruoli. Siamo soddisfatti del roster che abbiamo allestito e contenti di ciò che abbiamo iniziato a costruire».

Capitolo budget

«La società non lo rende pubblico e devo rispettare questa decisione, ma diciamo che in Italia siamo uno dei cinque budget più bassi e lo saremmo anche nella Liga Endesa. Bisogna anche tenere conto che il 40% dei soldi è dedicato alla squadra, il resto va alla struttura del club, ai viaggi, alle giovanili e altro ancora. Ad esempio si spendono molti soldi per questioni di sicurezza, più che in Spagna. In Italia è opinione comune che la struttura debba essere importante e si investa su giocatori e buoni allenatori per il settore giovanile».

Gli obiettivi della GeVi

«Adesso la gente è entusiasta. In questo momento è difficile dire ai tifosi: "calmi, la stagione è appena iniziata". L'importante è che noi, responsabili della società, restiamo coi piedi per terra. Ma ho anche chiaro che, come club, siamo ambiziosi. A inizio stagione ho detto: "non sappiamo a che punto saremo in campionato, ma diamo tutto, più del 100%". Se a maggio saremo riusciti a mantenere la categoria, allora sarà quello che meritiamo. Se saremo più in alto, potremo dire di essere ancora più orgogliosi del lavoro svolto in questi mesi».

Foto di Dario Luongo

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