O capitano! Mio capitano!

19 luglio 2020



«Ci son vite che capitano e vite da capitano». Mimmo Morena ha scelto la seconda strada, la più disagevole. Nato in Germania, a Nagold, dove i genitori emigrano da Teggiano, è instradato verso la palla a spicchi da un dentista di Ebhausen. A quindici anni fa le valigie ed arriva all'ombra del Vesuvio. Il cambiamento è traumatico: dalla Foresta Nera ad un appartamento nei pressi dello Stadio San Paolo. Non riesce a dormire per sei mesi. Il 3 aprile 1988 esordisce in Serie A dopo dodici ne. Al PalaLido la Wüber Napoli affronta l'Irge Desio (109-84, ndr). I padroni di casa sono già condannati alla retrocessione, mentre gli ospiti dovranno guadagnarsi la salvezza nei playout. Perciò, il Tau concede alcuni minuti ai virgulti del vivaio, curato da Walter Cecere. In Campania diventa uno dei primi lunghi atipici grazie a Mirko Novosel, che nota la sua propensione al tiro dall'arco. Nel 1995 viene ceduto alla Cagiva Varese, nella quale gioca due anni. Poi, passa alla Montana Forlì. Riceve la chiamata in extremis da Stefano Pillastrini e disputa la migliore stagione della propria carriera (14.9 ppg e 7.1 rpg, ndr).

Tutti in piedi per la Carpisa

Nel 2002 ritorna nel capoluogo campano grazie al gm, Andrea Fadini, cui serviva un elemento che conoscesse l'ambiente. In ritiro è nominato capitano. Inoltre, dopo un mese la società partenopea gli rinnova il contratto. Nel 2006 alza al cielo del PalaFiera la Coppa Italia al termine di una cavalcata entusiasmante. Nei quarti di finale la Carpisa Napoli batte l'Olimpia Milano (83-79, ndr). In semifinale la vittoria contro la Benetton Treviso (84-74, ndr) ed in finale il big match con la Lottomatica Roma del duo Bodiroga-Hawkins (85-83, ndr). Coach Bucchi lo butta nella mischia per l'ultima azione del primo quarto. Helliwell fa 0/2 dalla linea della carità. Sul ribaltamento Spinelli gli dà la palla in angolo. Nothing but the net (24-22 sulla sirena, ndr).

Dall'Eurolega alla B2

L'annata successiva disputa l'Eurolega. In seguito, cede alle avances dell'Assi Basket Ostuni, con cui conquista una storica promozione. Viaggia a 18 punti ed 11.2 rimbalzi di media, divenuti 19.3+13.9 nei playoff. Nel 2011 vive una parentesi al Cus Bari, riuscendo a portare cinquemila tifosi al palazzetto. Nel 2012 torna nella Città Bianca, dove gli hanno addirittura conferito la cittadinanza onoraria. Attualmente milita in Serie D nelle file del Carovigno Basket (9.3 punti ad allacciata, ndr).

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