Guida alla Generazione Vincente Napoli Basket 2021/22

3 settembre 2021



Piazzamento lo scorso campionato: neopromossa.

Statistica interessante: La Generazione Vincente Napoli Basket è la settima squadra a cui riesce il double Coppa Italia-promozione.

Chi in più: Frank Elegar (Unahotels Reggio Emilia), Jason Rich (inattivo nella stagione sportiva 2020/21), Markis McDuffie (Assigeco Piacenza), Arnas Velicka (Basketball Löwen Braunschweig).

Chi in meno: Christian Burns (Germani Basket Brescia), Antonio Iannuzzi (Staff Mantova), Daniele Sandri (Agribertocchi Orzinuovi), Diego Monaldi (Givova Scafati), Amar Klacar (Pallacanestro Viola Reggio Calabria).

Parola d'ordine: «equilibrio»

L'obiettivo, corroborato da un mercato oculato, è stato chiaro fin da subito: provare a raggiungere una salvezza (tranquilla). Il roster presenta un bel mix di atletismo, esperienza e talento. Infatti, l'idea, il sogno dell'allenatore dei partenopei sarebbe poter ruotare a pieno i dieci effettivi, senza gerarchie. Non è facile, ma sarebbe fondamentale per riuscire a mantenere sempre ad alto livello l'intensità. Per di più, in Serie A i valori delle squadre dalla sesta posizione in giù sono molto più equilibrati. Perciò, il lavoro, la voglia e la cura dei dettagli sono decisivi per ben figurare. La parola chiave è equilibrio, sia nelle sconfitte che nelle vittorie.

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Il quadrangolare del PalaPirastu di via Rockefeller ha fornito alcuni, positivi, segnali, seppur la pre-season non riveli sempre il reale valore delle squadre. Coach Sacripanti ha mescolato le carte in tavola. È emersa la volontà di muovere tanto la palla e la ricerca dell'identità difensiva che l'anno scorso ha pagato importanti dividendi. I sei confermati hanno mantenuto quell'impronta, cercando di coinvolgere i neo acquisti. In grande spolvero Lombardi, sontuoso in ambedue le metà campo, nel secondo tempo del match inaugurale contro il Saski Baskonia Vitoria (70-75, ndr). Interessanti spunti dalle fiammate di Rich, a detta del tecnico canturino «in buone condizioni, meglio di come potessi immaginare», dalla verticalità di Elegar e da un McDuffie, apparso in forma smagliante, complici le proprie caratteristiche fisiche, che è stato il miglior realizzatore dei napoletani in entrambe le partite. Infine, Velicka ancora comprensibilmente un corpo estraneo.

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